Mat. 2019. Coscienza dell’uomo – Così il tempo presente

Altin Manaf e Andreas Ikonomu | Così il tempo presente

«L’acqua che tocchi de’ fiumi è l’ultima di quella che andò e la prima di quella che viene, così il tempo presente»

Così, Leonardo da Vinci riflette sul concetto di tempo, sulla fluidità di questo e sulla fugacità del passaggio dell’essere umano. Le vite, umane e animali, dunque, transitano. La materia resta: si trasforma, ma resta. L’Uomo, dice Leonardo, pur consapevole del proprio destino, è sempre desideroso di un futuro: è un desiderio di disfazione.

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L’essenza della materia permane, crea memoria, è testimone della storia. E un luogo dove i segni del tempo sono manifesti è l’Abbazia, luogo non solo di culto, ma di Storia, nel quale il tempo è stato sempre scandito dalla semplicità di quella regola di Benedetto da Norcia, ora et labora, prega e lavora. Un precetto comunitario, prima ancora che religioso.

Come testimoniato dall’Abbazia di Chiaravalle, alle porte di Milano, fondata nel 1135, la regola benedettina ha definito, e ancora oggi definisce, la vita comunitaria, ma non senza incidere sui rapporti con il mondo circostante. L’abbazia, infatti, sin dal principio, è unita alla città di Milano da un forte legame, economico e culturale.

Nel passo delle fotografie di Altin Manaf e Andreas Ikonomu, i monaci cistercensi, perfettamente capaci di conservare i lasciti della Storia, tramandata fino ai giorni nostri, ci rimandano a quell’effimero passaggio dell’Uomo, descritto da Leonardo, ma soprattutto a quella perpetuità della materia che, pur subendo incessanti trasformazioni, è chiamata a testimoniare il transito dell’essere umano. Tracce ancora oggi evidenti nella fisionomia dei terreni che abbracciano l’Abbazia, nelle tecniche di coltivazione lungimiranti, nelle stratificazioni architettoniche che via via si sono succedute.

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Allora, nella pluralità dei passaggi dell’Uomo nel tempo della Storia, ci si salva attraverso la comunità, simbolo di unità e di pluralità, dove ogni singolo componente è indispensabile perché unico. Nell’eterno fluire del tempo, ogni unità dà un contributo ai singoli che la circondano, alla comunità, alla storia, visibile agli occhi di chi verrà: l’Abbazia di Chiaravalle è un simbolo, una risultante dei concetti di tempo e di comunità.

Marika Ikonomu

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