Intervista a Fabio Borga, fotografo sportivo di montagna

L’inverno si è concluso (o quasi) e così anche le possibilità di fotografare gli sport di questa stagione. La fotografia sportiva è estremamente impegnativa perché esige che il fotografo sia sempre attento all’atleta in azione. Inoltre, catturare i movimenti, immortalare un’azione specialmente stando distanti richiede un notevole sforzo. Se poi si è all’aperto, a temperature sotto zero e con condizioni meteo poco favorevoli, i risultati cercati possono essere ancora più complessi da raggiungere.

Tuttavia, è possibile scattare anche in condizioni difficili come queste e il fotografo Fabio Borga lo fa quasi sempre. Vi lasciamo una breve intervista su di lui e sul suo mestiere di fotografo che vive in montagna che immortala tutto quello che si può trovare in questi luoghi.

Chi è e cosa fa Fabio Borga? Sono un fotografo freelance che vive in montagna a Livigno. Mi definisco un umile appassionato di fotografia a cui piace raccontare gli sport di montagna che non sono conosciuti ai più. Collaboro con diversi professionisti sportivi e con l’azienda di promozione turistica di Livigno, la quale poiché è sempre impegnata a promuovere la nostra località a tutto tondo, mi permette di raccontare tutto quello che il nostro territorio può offrire sia per i turisti che per gli sportivi.

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Quali sono tuoi strumenti di lavoro? Lavoro con due corpi macchina: la OM-D E-M1 Mark II e la OM-D E-M1X. Come corredo obiettivi possiedo: l’M.Zuiko 7-14mm F2.8 PRO, l’M.Zuiko 12-40mm F2.8 PRO, l’M.Zuiko 40-150mm F2.8 PRO e l’M.Zuiko 300mm F4 IS PRO.

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Puoi parlarci del tuo stile, del tuo metodo? Non saprei se definirlo stile, tuttavia cerco sempre di raccontare le emozioni degli sportivi che eseguono le loro performance e i momenti mozzafiato dei panorami. Cerco anche di fotografare secondo le norme base della fotografia, ma lavorando sempre all’aperto, ogni giorno, ogni momento è diverso e per questo non ho un metodo preciso da attuare sempre. Potremmo dire che l’insieme tra improvvisazione e adattamento è un po’ il mio metodo.

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Quindi, nel comporre una foto decidi molto sul momento? Sì, esatto, ma cerco sempre di sperimentare qualcosa di nuovo. Nel corso degli anni, ho studiato molto e continuo a farlo, e grazie al bagaglio di conoscenze teoriche e pratiche capisco velocemente se una determinata inquadratura è efficace o no.

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Quando fotografi, quali sono le sfide che devi affrontare maggiormente? E come l’attrezzatura che hai scelto ti supporta nel superare queste sfide? La sfida maggiore è il freddo. Le condizioni climatiche della mia terra non sono sempre confortevoli. A volte capita di fotografare in pieno inverno, all’alba con soli -29°C. Succede anche che non sia possibile raggiungere la location degli scatti in macchina, perciò ci si arriva con zaino in spalla con qualche ora di cammino. Le attrezzature Olympus mi aiutano molto perché i corpi macchina e le lenti resistono alle intemperie, all’acqua e alla polvere e il peso ridotto fa letteralmente sorridere la mia schiena. Gli obiettivo con focali lunghe mi permettono di fotografare agevolmente a mano libera quindi non sono costretto a portare dietro altra attrezzatura. La robustezza poi è eccezionale.

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Com’è iniziato tutto? Cosa ti ha spinto a diventare fotografo? Tutto è iniziato come un gioco. Mi divertiva fotografare e pian piano questa passione è diventata un lavoro che amo.

C’è qualche fotografia in particolare che vuoi descrivere? Una che adori per come sei riuscito a realizzarla oppure una che senti maggiormente tua. Questa foto mi ha sempre affascinato per la luce e le condizioni meteorologiche -non scontate- di quel momento. Si tratta di uno scatto realizzato nell’unico minuto utile che Madre Natura aveva deciso di regalarci e io e le mie “ragazze”, eravamo pronti a immortalarlo.

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Ti piacerebbe illustrarci il tuo lavoro di post-produzione? La post-produzione è il mio tallone d’Achille. Non amo passare troppo tempo davanti a u computer. Preferisco tirare fuori il massimo dallo scatto. Se scatti bene, post-produci di meno.

Cosa potresti dire a coloro che decidono di cimentarsi nel tuo mestiere? Servono passione e perseveranza. Non accontentarsi mai, aiuta molto.

Vuoi aggiungere qualcosa? Sì, desidero ringraziare il mio rivenditore preferito ovvero Foto Gino Srl, in particolare Rudy Pedrana che considero un professionista fantastico.

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