Dalla taiga alla tundra

In estate e in inverno, Klaus Wohlmann si reca in Lapponia, nell'estremo nord della Scandinavia. Lì è interessato soprattutto a una cosa: le renne. 

Duemila chilometri, cinque giorni e innumerevoli renne selvatiche: questo riassume il viaggio in Lapponia che Klaus Wohlmann ha intrapreso nel giugno dello scorso anno. Ma "innumerevoli" non è proprio la parola giusta. Infatti, il Kalvmärkning, che si svolge ogni anno al solstizio d'estate nell'estremo nord della Scandinavia, consiste nel contare minuziosamente le apparentemente innumerevoli renne. E Klaus fotografa: Klaus Wohlmann ha voluto documentare questo spettacolo con la sua macchina fotografica. 

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Solo nella Lapponia svedese ci sono circa 280.000 renne, un numero quasi 20 volte superiore a quello delle persone. Foreste sconfinate, laghi incontaminati e imponenti catene montuose definiscono il paesaggio di questa regione scarsamente popolata, spesso descritta come l'ultima vera natura selvaggia d'Europa.

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Klaus viene qui ogni anno nei mesi invernali come parte del suo itinerario di fotografia. Ora, però, è lì da solo per visitare i Sámi, il "popolo della palude" che possiede le renne. Ha un appuntamento con un amico la cui famiglia è indigena e che lo ha invitato a partecipare al Kalvmärkning. 

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"Ci sono sempre diverse famiglie che radunano i loro animali per il conteggio con l'elicottero e la moto da cross durante le lunghe e luminose notti d'estate", racconta Klaus. Ha scattato le sue foto al crepuscolo, principalmente con il veloce teleobiettivo zoom 70-180 mm F/2,8 - e da una distanza rispettosa, perché quando la mandria si precipita selvaggiamente, il fotografo preferisce non trovarsi in mezzo.

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