Angelo Galantini l Saluti da

Angelo Galantini l Saluti da Inaugurazione: 4 ottobre 18:30 Spazio Galleria Cine Sud, via Passarelli 29-31- Matera Dal 4 al 19 ottobre l 9:30-13:00 16:30-19:30 l Ingresso libero

Ritorna l’appuntamento con gli Spunti di riflessione nell’ambito di Coscienza dell’Uomo, la rassegna fotografica promossa dalla Cine Sud di Catanzaro per l’intero 2019 a Matera. Il 4 ottobre alle 18:30, presso lo Spazio Galleria Cine Sud, è prevista l’apertura della seconda mostra in programma, “Saluti da” di Angelo Galantini. Torna, così, anche nel quarto trimestre lo spazio dedicato alla riflessione sul ruolo della fotografia, sulla sua capacità di relazionarsi con altre forme d’arte e di espressione, dal cinema alla pubblicità, dal fumetto alla poesia. Dopo l’esposizione nel terzo trimestre dedicata alle “Contraffazioni confortanti”, con la riproduzione di stampe di vecchi hotel abilmente ed evidentemente ritoccate, l’autore ci propone ora una nuova selezione di immagini, questa volta cartoline illustrate, diverse per contenuto, stile o messaggio, simbolo di una comunicazione oggi un po’ retrò, ma che nel tempo ha divertito e appassionato mittenti e destinatari che affidavano ad un ironico o romantico disegno il proprio messaggio. 

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Perché una mostra sulle cartoline in Coscienza dell’Uomo? 

Perché il richiamo, affatto celato, al mezzo fotografico nelle immagini scelte apre nuovamente il dibattito e il ragionamento sulla fotografia e sulla macchina intese non come entità ferme o rigide, ingessate nei propri schemi, ma come strumenti al servizio dell’arte e della comunicazione in senso più lato. Ecco che allora la fotografia è nel cinema (tra sceneggiatura e scenografia), nel fumetto, come ci ha ricordato Guido Crepax in “Valentina in Camera”, nella pubblicità, nella narrativa e, così, anche nelle cartoline.

Circa 40 riproduzioni che tracciano un ampio e articolato percorso che inizia dai primi del ‘900 e spazia nei soggetti e nei temi proposti, tutti differenti e talvolta distanti gli uni dagli altri. Testimonianza, dunque, della capacità narrativa della fotografia, e della sua attitudine ad adattarsi a diverse forme d’arte e di espressione. Un’occasione, anche, per rivelare il profilo lieve della fotografia, quel suo essere sincera e drammatica, ma anche leggera e spensierata, sempre adeguata a suscitare un sorriso con immagini accattivanti, seducenti, educate o irriverenti, costruite o spontanee. Perché la fotografia è anche questo. Un pensiero leggero, un momento di evasione, un’occasione di riflessione, semplicemente un’opportunità per confrontarsi con se stessi e con il mondo che ci circonda. 

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È dunque, uno strumento a disposizione degli uomini per raccontarsi e raccontare. Divertirsi e divertire. Riflettere e far riflettere. Così come il cinema, la poesia, il fumetto, la narrativa, l’arte. Ecco che allora la fotografia non può, e non deve, isolarsi ma, al contrario, ha il bisogno di confrontarsi con mondi altri e sposarsi con loro, imparare nuovi linguaggi e proporre il suo al solo fine di comunicare e, dunque, costruire un’emozione. Compiere un gesto d’amore. 

E che ruolo svolge la cartolina se non proprio quello di inviare un messaggio, comunicare un pensiero, generare curiosità? Da qui la scelta della mostra all’interno di Coscienza dell’Uomo. Una scelta fatta per smuovere, in appassionati e professionisti, il proprio senso critico e portarli a riflettere sulle molteplici identità della fotografia che non è solo una forma d’arte. È tante forme d’arte. Non ha un solo linguaggio. Parla tanti linguaggi. La raccolta di cartoline proposta da Galantini non è altro che un nuovo tentativo di evidenziare la vitalità del mezzo fotografico, la sua presenza, più o meno celata, intorno a noi e nelle realtà in mezzo a noi. “Saluti da” è la scelta di Francesco Mazza e Maurizio Rebuzzini per sottolineare la complessità dei valori della fotografia, che va ben oltre quelli che le sono riconosciuti, e un invito ad approcciarsi a lei in maniera differente. “Tra queste cartoline si incontrano autentiche volgarità gratuite, evocazioni raffinate e richiami associati. L’invito è sempre lo stesso: osservare e pensare, oltre le proprie autoreferenzialità appaganti. Se la Fotografia non è un gesto d’amore non vale nulla. E non è certo questo- valere nulla- che ciascuno deve perseguire. Ma il suo esatto contrario”

Il progetto è a cura di Francesco Mazza, Maurizio Rebuzzini e Antonello Di Gennaro. 

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